Ieri la conferma, da parte di Sergio Chiamparino e dell’assessore alla Sanità Antonio Saitta, oggi la nomina: dopo un lungo braccio di ferro tra il governatore della Sardegna, Francesco Pigliaru, e gli alleati del centrosinistra, la giunta regionale sarda - riunitasi a Villa Devoto - ha nominato Fulvio Moirano superdirettore dell’Asl unica dell’isola. Di fatto, è la chiusura del cerchio di una vicenda che tra voci, controvoci e smentite andava avanti da mesi. Ora si tratta di capire quando Moirano prenderà le redini del nuovo incarico: Chiamparino non ha fatto mistero di volerlo trattenere fino a novembre, quando la Sanità piemontese dovrebbe uscire dal piano di rientro del deficit imposto e monitorato dai ministeri della Salute e dell’Economia.  

Il manager - diviso tra la richiesta di chiudere l’attuale mandato, almeno su questo punto, e la necessità di onorare immediatamente la nuova nomina - sarebbe propenso a volare in Sardegna salvo «tenere un occhio» sul Piemonte fino a quando si riunirà il tavolo tecnico che deciderà se sdoganare o meno la Sanità subalpina dopo anni di sacrifici durissimi. Più precisamente, sembrerebbe che Moirano possa prendere servizio a Sassari da metà ottobre occupandosi fino a fine anno e gratuitamente - tramite una convenzione ad hoc tra le due Regioni - della conclusione della partita legata al piano di rientro: l’occasione, anche, per consegnare a chi subentrerà le incombenze e le pratiche del coordinamento tecnico nazionale. Quanto al successore, è già partito il toto-nomine: stando a quanto ha detto Chiamparino, si cercherà una personalità di alto profilo ma senza incarichi politici: una commistione, quella tra Sanità e politica, che il governatore intende evitare. 

Il manager ligure, che finora occupava il posto di direttore regionale della Sanità in Piemonte, dal 2009 al 2014 ha diretto l’Agenzia nazionale della Sanità (Agenas) affiancando le Regioni nei piani di rientro del disavanzo e nella riorganizzazione della rete ospedaliera.  

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