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Tavolo regionale sulla Sicurezza Alimentare e Atti Aziendali

La Regione Piemonte ha annunciato, con una certa enfasi, l'insediamento del Tavolo sulla Sicurezza Alimetare.

L'Assessore Saitta ha affermato, per l'occasione, che “il servizio sanitario regionale svolge un’azione capillare in tutti i settori del comparto agroalimentare dal campo alla tavola e lo fa in un’ottica di prevenzione e di offerta di servizi di certificazione mentre le Forze dell’Ordine intervengono spesso su segnalazioni puntuali o su richiesta della magistratura in un’ottica di repressione”.

 

Proseguendo nella lettura del comunicato ufficiale vengono giustamente elencati tutti i controlli che ogni anno i Dipartimenti di Prevenzione svolgono lungo tutte le filiere agro alimentari e appare in tutta evidenza il ruolo chiave e strategico in particolare DEI Servizi Veterinari delle ASL: la stragrande maggioranza di queste verifiche e attività riguardano infatti le produzioni animali e tutte le filiere che ne derivano.

 

Leggendo questi numeri ci si sarebbe aspettato quindi che agli stessi servizi dipartimentali che si occupano di Sicurezza alimentare  fosse data una attenzione particolare da parte delle Direzioni aziendali delle asl Piemontesi che, opportunamente indirizzate dalla Regione, e nel rispetto delle norme Nazionali, avrebbero dovuto sostenere un quadro organizzativo uniforme e solido garantendo  ai Servizi Dipartimentali di Sanità Animale, Ispezione degli alimenti di Origine animale, Igiene degli Allevamenti e delle Produzioni Animali, Igiene degli Alimenti quella autonomia e autorevolezza che lo stesso Ministero della Salute ha auspicato nelle note relative all'Audit di sistema sulla Prevenzione Primaria e Sicurezza alimentare per la Regione Piemonte.

 

Invece no!

Gli atti aziendali, ancora una volta, sono l'espressione di una evidente schizofrenia strategica: ciò che viene enfatizzato a parole viene svilito nei fatti: Servizi Veterinari troppo spesso declassati senza oggettive motivazioni, estromessi artatamente dalla guida dei Dipartimenti stessi, messi spesso in secondo piano forse per motivi contabili, ma molto più probabilmente per l'assoluta mancanza di visione strategica e di conoscenza delle problematiche collegate alle attività di cui invece ci si riempie la bocca quando fa comodo ergersi a difensori della Prevenzione.

 

Ancora una volta è stato quindi necessario stigmatizzare queste evidenti incongruenze con una lettera che è stata inviata in questi giorni ai diversi livelli regionali sottolineando nel contempo la incredibile convocazione delle OO.SS. il 19 di ottobre DOPO che oramai sono già state deliberate la maggior parte delle DGR relative agli atti aziendali.

 

Maurizio Bologna 

Presidente FVM Regione Piemonte

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Pubblicato il 13/10/2015, nella categoria: Info Segreteria Regionale